La conferenza di servizi è un istituto volto a semplificare l'azione della pubblica amministrazione attraverso l'esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo.
È quindi una forma di cooperazione tra amministrazioni pubbliche introdotta dalla L. 241/90 al fine di snellire l'azione amministrativa, evitando che, nei procedimenti particolarmente complessi, le amministrazioni chiamate a parteciparvi debbano pronunciarsi in luoghi e tempi diversi. La conferenza dei servizi sostituisce a tali pronunce separate una valutazione contestuale in sede "collegiale".
L'istituto della conferenza dei servizi è stato recentemente oggetto di una serie di modifiche operate dal D.Lgs. n. 127/2016.
La nuova disciplina:
- innova profondamente le modalità di svolgimento della conferenza che divengono più semplici e veloci;
- assicura tempi certi di conclusione delle procedure per i cittadini, le imprese e per le opere pubbliche;
- consente alle amministrazioni di decidere, lavorando meglio ed eliminando l'elevato numero di riunioni, la corsa a "ostacoli" per convocarle e le molte conferenze che "vanno deserte";
A seconda della fase procedimentale in cui viene utilizzata e dello scopo per cui viene indetta, la conferenza di servizi può essere di tre tipi:
- preliminare
- istruttoria
- decisoria
Conferenza di servizi preliminare
A cosa serve? La conferenza di servizi preliminare ha lo scopo di indicare al richiedente, prima della presentazione di un’istanza o di un progetto definitivo, le condizioni per ottenere i necessari pareri, intese, concerti, nulla osta, autorizzazioni, concessioni o altri atti di assenso. Viene indetta per progetti di particolare complessità e di insediamenti produttivi di beni e servizi.
Conferenza di servizi istruttoria
A cosa serve? È indetta per effettuare un esame contestuale degli interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, ovvero in più procedimenti amministrativi connessi (c.d. conferenza di servizi interprocedimentale), riguardanti medesime attività o risultati. Ha carattere endo-procedimentale il cui fine non è quello di concertare il contenuto del provvedimento finale (come avviene con la conferenza decisoria), ma quello di porre in rilievo le esigenze e gli interessi di ciascuna amministrazione coinvolta. Acquisiti i pareri e conclusasi la conferenza istruttoria, l’amministrazione procedente potrà procedere con le proprie determinazioni sulla base dei pareri prevalenti ed emettere o rilasciare il provvedimento amministrativo finale.
Conferenza di servizi decisoria
A cosa serve? La conferenza di servizi decisoria viene indetta ogni qualvolta la conclusione positiva del procedimento in essere è subordinata all'acquisizione di più pareri, intese, concerti, nulla osta o altri atti di assenso, comunque denominati, resi da diverse amministrazioni, inclusi i gestori di beni o servizi pubblici. Attraverso la conferenza, l'amministrazione procedente può emettere un unico atto decisorio c.d. "pluristrutturato", cioè un provvedimento che sostituisce ed ingloba in se tutte le determinazioni delle differenti amministrazioni che è necessario acquisire nel procedimento.