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Parco Adda Nord

adda nord stemmaIl Parco dell'Adda Nord comprende i territori rivieraschi dell'Adda, lungo il tratto che attraversa l'alta pianura, a valle del lago di Como, dai laghi di Garlate ed Olginate fino a Trucazzano, oltre il quale inizia il Parco Adda sud. In questo tratto il fiume si snoda tra rive incassate, con tipici affioramenti del "ceppo" e costituisce un paesaggio caratteristico che alterna zone a tratti fittamente boscate ed aree più antropizzate.

Particolarmente rilevanti gli aspetti archeologici e monumentali, con le opere di ingegneria idraulica di inizio secolo come le chiuse di Leonardo (Trezzo sull'Adda), il ponte di Paderno e il villaggio operaio di Crespi d'Adda. 

la conca del Naviglio di Paderno vicino a Cornate d'Adda

L'ambiente fisico attraversato dal tratto di fiume Adda compreso nel Parco Adda Nord, è caratterizzato dalla presenza di un sistema di terrazzi fluvio-glaciali. 

I grandi boschi, che fino al secolo scorso ricoprivano ancora in larga parte il territorio circostante il fiume, sono stati in seguito fortemente ridimensionati dalla presenza stabile e sempre più robusta delle comunità umane, cresciute unitamente allo sviluppo delle attività produttive agricole e industriali. Malgrado ciò, oggi rimangono ancora non poche aree interessanti per la vegetazione. Lungo le rive briantee sono presenti pioppi neri, robinie, salici bianchi, ontani neri, farnie. Oltre al bosco di alto fusto, vaste aree sono ricoperte di essenze tipiche del bosco ceduo e del sottobosco: carpino, castagno, sanguinella, nocciolo, robinia.  In questo ambiente trova rifugio una ricca fauna.

Il fiume e il territorio circostante sono ricchi di significative testimonianze storiche. Il fiume stesso ha segnato il confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia e ha rappresentato un'importante via di comunicazione culturale e commerciale sia verso Bergamo che verso Milano.

Sono numerose lungo il corso dell'Adda le opere di fortificazione, compiute nei secoli.  Antichissimo è il castello di Trezzo di cui oggi resta la primitiva rocca longobarda che la tradizione vuole edificata dalla regina Teodolinda. Da quella prima rocca ebbe origine una tormentata storia di lotte, di conquiste e di morti che vide protagonisti Federico Barbarossa, i Torriani, i Visconti. Nelle sue segrete venne rinchiuso (e vi morì) fra gli altri il duca di Milano Bernabò Visconti, vittima delle lotte di potere interne al casato.
Il castello di Cassano fu teatro di numerose battaglie. Anteriore al 1.000, secondo la storia, vi soggiornò anche Carlo Magno.

Era il 1482 quando Leonardo da Vinci, appena giunto a Milano, ricevette incarico da Ludovico il Moro di studiare un sistema per permettere la navigazione dal lago di Como fino a Milano. Una soluzione a questo problema è rintracciabile all'interno di alcuni disegni del Codice Atlantico. Sebbene la navigazione risultasse spesso difficile a causa degli eccessivi prelievi d'acqua a scopi irrigui, solo nel 1574 il Martesana fu rinnovato ed ampliato e le sue acque regimentate. Un'altra geniale soluzione per il superamento dei 24 metri di dislivello delle rapide di Paderno fu pensata a metà del '500 da Giuseppe Meda che ideò una nuova conca che, secoli più tardi, diverrà il Naviglio di Paderno. I lavori iniziarono nel 1591, ma non vennero ultimati se non nel 1777, sotto il governo austriaco di Maria Teresa.  

Allo scopo di recuperare, valorizzare e poter riutilizzare il tratto dell'Adda studiato da Leonardo, il Parco Adda Nord, il Comitato per il restauro delle chiuse dell'Adda con la Provincia di Milano ed il sostegno della Regione Lombardia, hanno chiesto e conseguito il riconoscimento dell'Unione Europea di includere questa parte del fiume nel progetto "Canaux Historiques Voies d'Eau Vivantes". 

Il ponte in ferro di Paderno d'Adda è unanimemente considerato come un vero e proprio simbolo dell'archeologia industriale in Italia e come una delle più interessanti realizzazioni dell'ingegneria italiana nell'Ottocento.  Il più antico monumento industriale tra quelli rimasti ancora visibili lungo l'Adda è lo stabilimento Velvis di Vaprio d'Adda che già nel 1857 Cesare Cantù citava nella sua grande illustrazione del Lombardo-Veneto per la qualità dei velluti che si producevano. Il villaggio di Crespi d'Adda, fondato dall'industriale cotoniero Cristoforo Benigno Crespi, che da poco aveva qui costruito un moderno cotonificio, rappresenta un caso quasi unico in Italia di un paese letteralmente inventato dal nulla per fornire alloggio agli operai, agli impiegati ed ai dirigenti dell'azienda.

E' questo un classico esempio dell'ideologia paternalistica aziendale dove filantropia, utopia e interesse economico si integrano sull'esempio delle company towns inglesi nel progetto di controllo della manodopera. Per l'eccezionalità ed unicità del sito, assieme al paesaggio che richiama alle opere di Leonardo da Vinci, Crespi d'Adda è stato dichiarato PATRIMONIO MONDIALE dell'Umanità, sotto egida dell'UNESCO.

L'aliquota del Parco in Provincia di Monza e della Brianza riguarda il territorio di Cornate d'Adda, dove si percorre un angolo fra i più suggestivi del parco, ovvero il tratto fra le conche leonardesche del Naviglio di Paderno e le vecchie centrali vicino a Porto d'Adda.

la centrale Bertini a Porto d'Adda

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