Le Testimonianze, La Memoria - dalle ore 9.00 in avanti - “pillole d’inciampo per non dimenticare”
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della Provincia di Monza e della Brianza
21 gennaio - La deportazione politica
INTERVISTA al Pres. Anpi Provinciale MB Fulvio Franchini - “La Resistenza e la deportazione”
Intervista a Fulvio Franchini, presidente dell’ANPI - Associazione nazionale dei Partigiani d’Italia - Monza e Brianza. La Resistenza in questo territorio è rimasta legata strettamente al mondo operaio, con gli scioperi dei lavoratori contro il regime, l’attività di organizzazione del CLN e il supporto alle bande armate operative sulle Alpi e le Prealpi. I Partigiani e gli operai hanno pagato un prezzo elevatissimo, con 252 deportati dalla Brianza nei lager nazisti, a cui vanno aggiunti 40 ebrei e oltre 1200 persone trasferite in Germania ai lavori forzati (Pietro Arienti 2011). Franchini ripercorre le tappe della Resistenza nel territorio e nelle fabbriche. Illustra il senso di ANPI per le generazioni successive a quella dei partigiani.
INTERVISTA al Prof. Francesco Mandarano, Comitato Scientifico P.I. - “La deportazione militare”
Francesco Mandarano è uno studioso delle vicende relative all’Esercito Italiano dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Nell’intervista ci narra cosa accadde ai soldati e agli ufficiali del Regno, allorquando Badoglio li abbandonò al loro destino nelle mani dei nazisti, nel centro-nord Italia, rifugiandosi col re Vittorio Emanuele III al sud, in mano agli Alleati. I militi che rifiutarono di combattere sotto la svastica e il fascio littorio furono tutti deportati in Germania, rinchiusi in specifici campi, privati dei diritti concessi dalla Convenzione di Ginevra, sottoposti ai lavori forzati e ogni sorta di angheria. Molti soldati morirono per stenti, percosse e malattie. Molte furono le vittime tra i brianzoli; Mandarano ha cercato di ricostruire le vicende penose di ognuno di loro ed in generale degli Internati Militari Italiani (IMI).
