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24 gennaio - Coltivare i Giardini dei Giusti per contrastare la “cultura del nemico”
Intervento di Gabriele Nissim

Mentre il primo Giardino dei Giusti nato a Gerusalemme nel 1963 all'interno del museo di Yad Vashem ricorda i Giusti non ebrei che hanno contribuito con opere meritorie a salvare la vita agli ebrei durante la Shoah, Gariwo ha esteso il concetto di Giusto a tutti coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l'umanità e a tutti i totalitarismi. A tal scopo sono stati creati dei giardini in cui vengono piantumati alberi in omaggio e in ricordo non solo di coloro che hanno aiutato gli ebrei durante l’Olocausto ma anche di chi ha salvato vite umane nel corso di tutti i genocidi e omicidi di massa. I giardini sono stati realizzati da Gariwo sia direttamente che in collaborazione ad altre associazioni.

Coltivare i Giardini dei Giusti per contrastare la “cultura del nemico”. Questo il titolo del secondo incontro internazionale di GariwoNetwork, tenutosi il 29 novembre 2018 ai Frigoriferi Milanesi.

Qual è il senso dei Giardini dei Giusti e quale ruolo possono avere nella società? La risposta arriva dal presidente di Gariwo, Gabriele Nissim.