Lunedì 3 ottobre 2018 alla presenza delle autorità istituzionali, dei Sindaci della Brianza e dei Consiglieri Provinciali, il Presidente Roberto Invernizzi ha consegnato le cinque medaglie di benemerenza a:
Squadra nazionale di ginnastica ritmica, meglio nota come le “Farfalle” - Desio
Corpo degli Alabardieri del Duomo di Monza - Monza
Ditta Cleaf - Lissone
Filippo Tortu - Carate Brianza
Liliana Ostinelli (alla memoria) - Varedo
Leggi qui il saluto del Presidente Roberto Invernizzi
Squadra nazionale di ginnastica ritmica, meglio nota come le “Farfalle” Con più di 150 medaglie conquistate, la Squadra nazionale di ginnastica ritmica è la squadra più vincente d’Italia. Una collezione di successi confermati anche con le performance straordinarie negli ultimi Mondiali che hanno assicurato alle Farfalle il pass per le Olimpiadi di Tokio 2020. Dal 2001 le ginnaste della Nazionale si allenano a Desio, città che è diventata di fatto una seconda casa dove crescere nello sport ma anche dove trovare legami e relazioni forti. Desio e le Farfalle: oramai un connubio vincente che ha portato a dare forma e concretezza al sogno della Accademia Internazionale di Ginnastica ritmica, un luogo speciale che accoglie le atlete e che rende la Brianza la patria della ginnastica italiana. |
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Corpo degli Alabardieri del Duomo di Monza Il Duomo di Monza ha il privilegio di poter schierare una guardia armata durante le più importanti e solenni funzioni liturgiche . Privilegio concesso solo alla Guardia svizzera in Vaticano a servizio del Sommo Pontefice. Custode di una tradizione centenaria che è unica in Italia e nel mondo, Il Corpo degli Alabardieri rappresenta una istituzione antichissima che continua ad operare a servizio della comunità nel segno della fede e della fedeltà alla Chiesa , rappresentata dall’Arciprete del Duomo di Monza. La presenza del Corpo Alabardieri ha un valore altamente simbolico che riporta al senso della sacralità di una scelta personale che si rinnova anche attraverso gesti rituali, a partire dalla cerimonia di vestizione che avviene dietro la canonica del Duomo, dove grandi armadi in noce conservano le divise, le alabarde e le spade. |
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Ditta Cleaf Passione per l’arredo e capacità imprenditoriale sono gli ingredienti del successo della Cleaf che pur rappresentando un modello di azienda strutturata, leader nel settore di riferimento, mantiene intatto il dna di una tipica impresa famigliare brianzola in cui “c’è una buona squadra, si lavora bene e si continua a sognare”.Tradizione, innovazione e capacità di sperimentare rendono la Cleaf un’azienda sempre più versatile con un Know how nella produzione di superfici per l’industria del mobile e per l’interior design che viene anche condiviso con le imprese del distretto e del cliente finale. Dal 2013 nasce C Cube, il cuore creativo che diventa anche uno spazio aperto alle interazioni tra progettisti, aziende del settore, buyer. E’anche luogo di incontro e studio per gli studenti del Politecnico di Milano che si scambiano esperienze per realizzare progetti in loco. La famiglia Caspani mantiene saldo il legame con il territorio partecipando alla vita della comunità, della frazione Bareggia e della Parrocchia. Da qualche anno il nome dell’azienda è legato alla storica Coppa Agostoni, la “classica” di ciclismo per professionisti. |
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Filippo Tortu Furiclasse dell’atletica leggera italiana, Filippo Tortu a soli vent’anni è già entrato nella storia. Cresciuto a Carate Brianza in una famiglia di velocisti, inizia presto ad allenarsi con la Polisportiva Besanese, storica società del territorio. La stoffa del campione emerge subito e presto arrivano i primi grandi riconoscimenti: nel 2014 si laurea campione Italiano under 18 - 200 metri.Nel 2015 si arruola nella Fiamme Gialle e la passione per la corsa diventa una vera professione che lo porta a tagliare traguardi importanti superando, in diverse occasioni, record da lui stesso detenuti fino a diventare il primatista italiano dei 100 metri, infrangendo il muro dei 10 secondi e strappando così l’imbattibilità del titolo a Pietro Mennea.Un successo meritato che ha legato indissolubilmente il suo nome alla Brianza, rendendo tutta la comunità orgogliosa di ospitare un grande campione. |
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Liliana Ostinelli (alla memoria) Da sempre impegnata a sostegno di progetti umanitari in Kenya, terra che insieme al marito ha scelto come seconda patria, nel 2005 acquista un terreno nella periferia più povera di Malindi per costruire una struttura che potesse diventare la casa dei tanti orfani abbandonati alla miseria più assoluta. Liliana diventa per tutti Mama Anakuja che, instancabile, lavora quotidianamente per dare accoglienza ad oltre 130 bambini mentre continua ad operare per raccogliere i fondi necessari a garantire loro una vita dignitosa. A marzo 2018 un tragico incidente ha spezzato prematuramente la sua vita proprio in quel luogo che amava e che voleva contribuire a rendere più vivibile. Figlia di una terra che nel lavoro ha costruito la sua identità, Liliana ci lascia l’esempio di un saper fare al servizio del prossimo: lavorare con il cuore per fare crescere un sogno è una strada possibile per rendere questo mondo un posto migliore. |