La bonifica dei suoli, impegno primario dell'Amministrazione per il recupero del territorio
La Provincia di Monza e Brianza ospita oltre sessantamila imprese in un territorio di appena quarantamila ettari. Molte imprese sono attività insediate da decenni, che hanno assicurato lo sviluppo e la solidità della gente di Brianza, ma hanno anche creato nel contempo un rilevante impatto sul suolo. Sono circa quattrocento i siti contaminati che sono stati individuati e sottoposti a bonifica. Soltanto una parte di essi può considerarsi bonificato, a seguito della certificazione che questo settore rilascia, accompagnando passo per passo un processo che compete a chi è responsabile della contaminazione.
Il principio fondante della legislazione comunitaria è che "chi inquina, paga". In altre parole non è corretto che altri e la collettività nel suo insieme debbano accollarsi le conseguenze di chi ha agito consapevolmente o inconsapevolmente con leggerezza, non preoccupandosi di ciò che scaricava sul suolo e nel sottosuolo. Per questo motivo i processi di bonifica sono sempre lunghi e complessi. Occorre dapprima individuare le contaminazioni e i loro autori; obbligarli ad indagare per caratterizzare l'inquinamento e poi elaborare un piano di bonifica. Indi procedere all'attività pianificata e autorizzata dalla competente autorità, fino a totale bonifica che viene certificata dalla provincia, secondo parametri diversi a seconda che l'intendimento d'uso del terreno sia residenziale e di verde oppure industriale. Poiché si tratta di operazioni sovente molto complesse e onerose, l'amministrazione pubblica deve adoperarsi per far sì che gli autori o i loro responsabili in solido non si defilino rispetto alle loro responsabilità, abbandonando al Comune l'onere del recupero, salvo poi avviare le lunghe e non spesso fruttifere attività di recupero finanziario del danno subìto. Le pagine del sito offrono gli strumenti amministrativi per procedere alle diverse fasi delle operazioni di bonifica.
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L'attività estrattiva deve integrarsi con il territorio
In Provincia di Monza e della Brianza vi sono 8 ambiti estrattivi e 6 siti dove è ammessa una attività di recupero con ulteriore prelievo di materiale. I progetti sono autorizzati dalla Provincia, previo valutazione favorevole d'impatto ambientale, o attestazione d'esclusione nei casi di modesto impatto individuati dalla legge.
Attualmente sul territorio brianteo vige il Piano provinciale cave approvato dalla Regione Lombardia.