In occasione di eventi metereologici particolarmente intensi si possono verificare fenomeni naturali di dissesto conseguenti all’impetuoso scorrimento delle acque negli alvei fluviali o a manifestazioni franose e di erosione lungo i pendii più ripidi. I danni spesso provocati e le modificazioni ambientali conseguenti a tali fenomeni inducono l’uomo ad assumere atteggiamenti di contrasto e difesa nei confronti della naturale espressione della dinamica terrestre. Si tratta di un approccio culturalmente inadeguato in quanto in molti casi, soprattutto nelle realtà territoriali di media pianura, è proprio l‘azione antropica ad innescare o accelerare i processi naturali, rendendo l’uomo responsabile di trasformazioni che rendono il territorio vulnerabile ai processi di dissesto.
La difesa dai rischi idrogeologici si realizza, invece, nei termini di previsione, prevenzione e mitigazione secondo gli obiettivi della difesa del suolo sanciti dal D. Lgs 152/06, attraverso strumenti di pianificazione e con l’attuazione di interventi strutturali.
Riguardo a questi ultimi, al fine di non irrigidire le componenti ambientali con interventi che poco colloquiano con le dinamiche geomorfologiche, si evidenzia la necessità di favorire l’adozione di misure non strutturali: la pianificazione territoriale è lo strumento finalizzato ad orientare lo sviluppo antropico in modo armonioso rispetto alle naturali trasformazioni del suolo e del sistema delle acque.
Cosa fa la Provincia
La Provincia MB - nell’ambito delle funzioni ad essa attribuite dal D. Lgs 267/00 - risulta parte attiva nella difesa, tutela e valorizzazione dell’ambiente e prevenzione delle calamità.
Nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, il tema della difesa del suolo è trattato in termini di: prevenzione del rischio idrogeologico, risanamento delle acque superficiali e sotterranee, tutela degli aspetti ambientali.
Il fenomeno degli Occhi Pollini
Nell’ambito degli obiettivi relativi alla difesa del suolo, fin dal 2011, la Provincia ha dato rilievo al fenomeno degli occhi pollini, promuovendo approfondimenti scientifici finalizzati a comprendere meglio questa problematica di dissesto, per troppo tempo relegata al novero delle curiosità geologiche. Leggi di più...