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Lavanderie a secco a ciclo chiuso

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I gestori degli impianti a ciclo chiuso utilizzati per la pulizia a secco di tessuti e di pellami (escluse le pellicce) e delle pulitintolavanderie a ciclo chiuso, devono presentare domanda di autorizzazione alla Provincia.

La Regione Lombardia ha approvato con il D.d.u.o. 1 dicembre 2016, n. 12779 il nuovo Allegato Tecnico relativo all’autorizzazione in via generale - ai sensi dell’art. 272 commi 2 e 3 del d.lgs. 152/06 e s.m.i. - per gli «Impianti a ciclo chiuso per la pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e delle pulitintolavanderie a ciclo chiuso».


La nuova disciplina si applica a partire dal 1 aprile 2017.
A decorrere da tale data, quindi, sia le nuove attività che le attività esistenti devono presentare la domanda di adesione all’autorizzazione in via generale facendo riferimento alle tempistiche, alle modalità e alle prescrizioni contenute nel nuovo Allegato Tecnico.
E' disponibile sulle piattaforme telematiche utilizzate dagli Sportelli SUAP, nonché sul sito istituzionale della DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibili di Regione Lombardia, la modulistica da utilizzare per la presentazione delle domande e la trasmissione delle successive comunicazioni previste dalla nuova disciplina.

Chi intende installare o modificare o trasferire una o più macchine a circuito chiuso a secco deve presentare la domanda di autorizzazione, con un anticipo di almeno 45 giorni di anticipo rispetto alla data di messa in esercizio.

La domanda di autorizzazione va presentata presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) del Comune dove ha sede l'impianto/l'attività oggetto di autorizzazione.

La documentazione da presentare al SUAP può variare a seconda che il gestore dello stabilimento chieda l’AUA (ipotesi 1), oppure si avvalga della facoltà di non richiedere l’AUA (ipotesi 2).

Nella prima ipotesi (il gestore dello stabilimento chiede il rilascio dell’AUA), il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione è disciplinato dall’art. 4 del D.P.R. n. 59/2013.
Il gestore deve presentare la domanda presso lo sportello SUAP dove ha sede l'impianto, mediante la piattaforma telematica utilizzata dallo Sportello. Alla domanda di AUA andranno allegati le relazioni, i documenti e le ulteriori dichiarazioni previste dalla vigente normativa.
Il D.P.R. n. 59/2013 prevede il rilascio di un provvedimento di autorizzazione esplicito. Il gestore non può installare l’impianto, o avviare l’attività, o modificare l’attività già esistente, prima di aver ricevuto l’autorizzazione. L’autorizzazione rilasciata in base al D.P.R. n. 59/2013 ha una durata di 15 anni.

Viceversa, nella seconda ipotesi (il gestore dello stabilimento NON chiede il rilascio dell’AUA), si farà riferimento alla disciplina della "adesione all'autorizzaizone in via generale" descritta di seguito.

La domanda va presentata in modalità telematica al SUAP competente per territorio, attraverso specifiche piattaforme informatiche o scrivanie da questi messe a disposizione.
Il gestore deve utilizzare l’apposito modello di domanda di autorizzazione in via generale (completa in ogni sua parte), che è disponibile sulla piattaforma informatica utilizzata dal SUAP.

La domanda di adesione comprende, a livello generale, i seguenti allegati:

  • Relazione tecnica semplificata
  • Fotocopia documento identità del gestore
  • Eventuale atto attributivo dei poteri di rappresentanza e fotocopia doc. del delegato, nel caso in cui la domanda non sia presentata dal Gestore, ma da un diverso soggetto delegato dal Gestore
  • Attestazione versamento spese istruttoria (150,00 €)
  • Planimetria dell’azienda indicante i punti di emissione (eventuali) e la disposizione dei macchinari/impianti.

La procedura di adesione all'autorizzazione in via generale prevede che trascorsi i 45 giorni dal ricevimento della domanda senza che siano state sollevate eccezioni, l'attività si intende autorizzata.

Il gestore dell’impianto autorizzato ha l’obbligo di:

  • comunicare la messa in esercizio e a regime;
  • presentare i referti analitici;
  • predisporre e trasmettere alla Provincia e all’ARPA, con cadenza annuale, un Piano di Gestione dei Solventi (PGS) conforme allo schema degli allegati A o B alla D.G.R n. 7/20138/2004. Copia del PGS va tenuto presso lo stabilimento, a disposizione degli organi preposti ai controlli.

Modalità di versamento degli oneri di istruttoria

Alla domanda va allegata copia del versamento di euro 150,00 da versare mediante:

  • bonifico alla Tesoreria Provinciale della Provincia di Monza e Brianza

  oppure

  • versamento sul conto corrente postale n. 2600992.

Copia della ricevuta di pagamento (emessa dallo sportello pagante o dal sito internet bancario o dall'ufficio postale) deve essere allegata all’istanza presentata alla Provincia.

Per dettagli, CLICCA QUI


 MODULISTICA:

(Si raccomanda alle Ditte di contattare gli sportelli SUAP per le modalità di trasmissione delle domande)

Icona documento 'Formato PDF'Fac simile domanda (formato PDF 777 KB)
ico_wordModello Rapporto mensile di attività (formato RTF - 91 KB)
ico_wordModello Rapporto giornaliero di attività (formato RTF - 127 KB)
ico_wordModello del Piano di gestione dei solventi (formato RTF - 123 KB)

Si segnala alle ditte che Regione Lombardia ha messo a disposizione sul proprio sito documenti di supporto agli operatori. Per dettagli CLICCA QUI.