14 GIUGNO 1903 - 12 LUGLIO 1944
Antonio Gambacorti Passerini era dottore commercialista e gestiva come titolare un negozio di cartoleria.
Socialista, la sua attività antifascista era iniziata ben prima dell'8 settembre. Già sul finire del '42, insieme ad altri socialisti aveva fondato un gruppo autonominatosi “Fronte di azione antifascista” che stampava e diffondeva come poteva un piccolo giornale clandestino intitolato Pace e Libertà.
Con l'avvento della nuova repubblica fascista, orienta il gruppo verso un'attività di sostegno alle bande partigiane che si stanno formando in montagna, raccogliendo ed inviando armi e vestiario.
Il gruppo è anche molto intraprendente nel fornire protezione ai giovani monzesi renitenti alle nuove leve militari repubblichine, sia procurando loro nascondigli, sia aiutandoli a raggiungere le formazioni ribelli alla macchia.
Arrestato nella primavera del 1944 fu trasferito al carcere di Monza e poi a quello di San Vittore a Milano.
Il 9 giugno fu inviato nel campo di transito di Fossoli. Fu assassinato nella strage del poligono di tiro di Cibeno il 12 luglio 1944.