Il campo di concentramento di Fossoli, vicino a Carpi, fu scelto dai fascisti e gestito coi nazisti quale luogo d'internamento italiano per i prigionieri ebrei dapprima e poi anche politici, anticamera per l'allestimento dei treni con destinazione verso i lager di sterminio. Il 12 luglio del 1944 i nazisti, forse per dare un segnale alla resistenza partigiana, fucilarono sul posto 67 persone fra i politici che a loro opinione erano fra i più attivi; il giorno prima un gruppo di ebrei fu incaricato di scavare la fossa nel vicino poligono di Cibeno e subito dopo le loro salme vennero ricoperte. Fra questi, 9 erano briantei d'origine, 8 hanno le pietre in questo territorio; uno, Davide Guarenti, a Milano in viale Zara al 118, perché lì ebbe l'ultimo domicilio.
Riesumazione delle salme a Cibeno, 1945
(Fotografia disponibile per gentile concessione di Laura Ambrosini - Fondo Eredi Carlo Prina)