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Amabile Marelli

Nato a Lentate sul Seveso il 22 dicembre 1918. Il padre Giuseppe era un commerciante di Milano, città dove esercitava l'attività di pizzicagnolo, con domicilio in Corso Garibaldi al civico 106.

La madre Angela apparteneva alla famiglia Volonté, ricchi commercianti di legname, possessori di importanti compendi immobiliari in Camnago, luogo dove acquisirono la prestigiosa villa oggi degli Angiuoni, costruita sopra quanto rimaneva di un'antica canonica, nella zona del paese nota come San Fedele.

Amabile è ricordato come un ragazzo volonteroso, studioso e di bell'aspetto. Studente universitario, fu arruolato nel 35° raggruppamento di artiglieria da posizione costiera; dopo la laurea ottenne il grado di sottotenente.

Fu quindi inviato sul fronte Greco, presso il comando militare di Rodi, dove si trovava il primo settembre del 1943, ma dopo l'armistizio (3 settembre), fu catturato e deportato a seguito dell'invasione tedesca.

Si racconta che molti dei suoi commilitoni morirono durante il viaggio verso la Germania.

Gli altri conservarono come abbigliamento la divisa estiva, con la quale erano stati catturati in Grecia, inadatta all'inverno tedesco e quindi la malattia era spesso una conseguenza delle dure condizioni di vita.

Le patologie principali, infatti, erano malattie polmonari e gastro-intestinali.

Amabile Marelli, morì quindi di malattia il 13 marzo 1945, internato, senza poter aver contatti con i famigliari.

LENTATE SUL SEVESO

Amabile Marelli


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