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Giulio Colzani

12 FEBBRAIO 1911 - 24 APRILE 1945

Nato a Lissone, residente in Via Piave, 1; celibe, lavorava come artigiano lucidatore.

Colzani fu arrestato l'11 luglio 1944 per "accertamenti di polizia politica" e rinchiuso a Monza, entrò a San Vittore il 2 agosto 1944 e fu trasferito al campo di Bolzano il 7 settembre 1944.

Il 5 ottobre partì da Bolzano per Dachau. Da quel momento perse i contatti con la famiglia. Arrivò al lager il giorno 9, contrassegnato con il triangolo rosso, immatricolato con il numero 113219.

Fu immediatamente inviato al campo di Bad Gandersheim, dipendente da Buchenwald, dove fu nuovamente immatricolato con il numero 94441.

La resistenza di Colzani alle tremende condizioni del campo fu altissima, tant'è che si incolonnò con gli altri deportati nella ''Marcia della morte'' per sfuggire all'arrivo degli Alleati. Una delle tante marce che seminarono di cadaveri le strade della Germania.

Colzani, sfinito, fu ucciso il 24 aprile 1945 da una fucilata di una guardia nei pressi di Monaco di Baviera.

LISSONE

Giulio Colzani


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