30 LUGLIO 1901 - 22 AGOSTO 1944
Nasce ad Agrate Brianza, frazione Omate in Piazza Trivulzio 4, qui risiede fino al matrimonio con Vittoria Faifer celebrato il 16 luglio 1929.
Per molti anni dipendente delle regie ferrovie fino all'incidente sul lavoro nel quale perse un braccio.
In seguito riuscì ad avviare una piccola impresa, imprenditore quindi, ma di fede comunista e come tale schedato al Casellario politico centrale.
Arrestato nell'aprile 1943 per appartenenza a tale organizzazione politica considerata sovversiva, deferito al Tribunale speciale per la difesa dello Stato e condannato con altri 35 imputati.
Liberato dopo il 25 luglio 1943, viene nuovamente arrestato durante l'occupazione nazista con l'accusa di aver prodotto e diffuso stampa clandestina antifascista.
In realtà Rigamonti era già attivo nel 1942, convinto della necessità della lotta armata per liberare l'Italia, inizia a raccogliere armi e dopo l'armistizio e fino alla sua cattura e deportazione lavora in contatto con i nascenti GAP di Milano.
Nel giugno 1942 crea due gruppi di cellule operanti nel rione di Affori e nella zona del Musocco-Certosa con diramazioni nel Monzese, in Valtellina e collegamenti in Emilia.
Nel settembre 1942 stampa un numero unico, “L'Ardito del popolo”, nel quale esplicitamente si fa parola del Fronte Nazionale d'Azione.
Questo gruppo è uno dei primi che pensi ad un armamento per estendere la lotta; acquista armi e esplosivi, organizza il sabotaggio nelle fabbriche. Il particolare non sfuggirà all'attenzione di Mussolini, il quale parlando qualche mese dopo al direttorio del PNF, citerà come particolarmente pericoloso questo gruppo milanese.
Rinchiuso a S. Vittore, il 18 febbraio 1944 viene aggregato al trasporto che partendo dal Binario 21 della stazione centrale di Milano giunge a Mauthausen, dove viene immatricolato con il numero 53450.
Dopo un ricovero all'ospedale del campo, è trasferito al castello di Hartheim dove viene ucciso il 22 agosto 1944.
AGRATE BRIANZA
LE PIETRE DI INCIAMPO DI MONZA E DELLA BRIANZA
