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Battista Crippa

13 MAGGIO 1903 - 18 MAGGIO 1944

Nasce a Cornate d'Adda, dove svolge la professione di contadino insieme alla moglie Maria Teresa Longhi, abitando a Cascina Preti, un tipico edificio rurale in cui vivevano sei famiglie.

Le famiglie di Cascina Preti avevano accolto alcuni prigionieri serbi fuggiti da un campo di concentramento dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. La sera del 21 febbraio 1944, mentre gli abitanti della cascina erano riuniti nelle stalle per giocare a carte e condividere un momento di convivialità, i cani avvertono la presenza di estranei in avvicinamento.

Il giovane Giuliano (10 anni) viene mandato dal padre Pietro a indagare sulla fonte di quell'agitazione ed è il primo a individuare i soldati della RSI e quelli tedeschi, che gli sparano ai piedi e lo feriscono, non riuscendo però a impedirgli di raggiungere le stalle e avvisare gli altri abitanti della cascina.

Mentre alcuni di essi riescono a fuggire verso la vicina Cascina Sant'Angelo, Luigi Porta e Pietro Crippa cercano di resistere sbarrando il portone della stalla e barricandosi all'interno; Porta viene colpito ripetutamente con il calcio del fucile e morirà due giorni dopo l'attacco; Pietro e Giuliano riescono a nascondersi in una mangiatoia.

Gli abitanti vengono messi al muro dai soldati, mentre i nazifascisti attaccano i prigionieri serbi che tentano di fuggire, uccidendone uno e ferendone altri due; mettono a soqquadro le abitazioni, sequestrano generi alimentari e oggetti di valore.

Battista Crippa, sua moglie, i suoi figli e Mario Scotti vengono presi in ostaggio, e Battista è l'unico a non venire rilasciato.

Sarà trasferito nel carcere di San Vittore a Milano e successivamente deportato a Fossoli (Carpi, provincia di Modena) con il convoglio del 7 marzo 1944, dove viene inserito nell'elenco dei prigionieri da trasferire in Germania.

Da qui viene caricato sul convoglio partito da Firenze l'8 marzo che, facendo tappa a Fossoli, raggiunge il campo di concentramento di Mauthausen l'11 marzo.

Qui Battista riceve il numero di matricola 57087 e viene classificato come Schutz haftling (arrestato per motivi di sicurezza, un'etichetta riservata ai prigionieri politici contraddistinti dal triangolo rosso).

Sarà trasferito a Ebensee, un sottocampo di Mauthausen collocato in Alta Austria, dove morirà il 18 maggio 1944.

CORNATE D'ADDA

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