20 SETTEMBRE 1910 - 25 APRILE 1945
Nato a Cascina Rossino di Ornago da una famiglia molto religiosa.
Si sposa con Villa Luigia e diventa padre di cinque figli: tre maschi (purtroppo tutti morti alla nascita) e due femmine, Attilia e
Anna. Trovò lavoro come elettricista presso la Falck Unione di Sesto San Giovanni, ma nel marzo del 1944, durante i numerosi scioperi operai, espressione di una mirata protesta politica contro il nazifascismo, viene segnalato ingiustamente come “scioperante” dal suo capo.
Viene arrestato a Ornago alle 4.00 di mattina del 23 marzo 1944 e portato al campo di transito di Fossoli di Carpi, dove resta prigioniero per dieci giorni. Durante una visita della madre, le racconta di aver ricevuto la proposta di denunciare un'altra persona, in cambio della sua liberazione.
La sua onestà morale lo porta a rifiutare. Il giorno 5 aprile dello stesso anno, viene caricato su un convoglio di carri bestiame assieme al suo concittadino Luigi Besana sul Transport 38, diretto al Campo di Mauthausen.
Arrivato a destinazione l'8 aprile 1944 Cesare, al posto del suo nome, riceve un triangolo rosso - che contraddistingue i deportati per motivi politici - con il numero 61742.
Non avendo una data sicura della sua morte, è stato dichiarato morto il 25 Aprile 1945 (Giorno della Liberazione), stroncato
dalle impossibili condizioni di vita e di lavoro nel campo di Concentramento.
Per la sua storia, per la sua vicenda e per il suo sacrificio, il partigiano Cesare Ronco rimarrà per sempre nelle Memorie della comunità come un uomo che si è battuto per il proprio paese e per i suoi ideali.
ORNAGO
LE PIETRE DI INCIAMPO DI MONZA E DELLA BRIANZA