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Giovanni Oggionni

8 NOVEMBRE 1911 - 14 LUGLIO 1945

Nato a Ornago, sposatosi con Rosa Beretta nel 1936, lavorò alla Falck (acciaieria Milanese) e durante il periodo fascista si ribellò diventando un partigiano.

A mezzanotte del 27 marzo 1944 i carabinieri irruppero con forza in casa Oggionni e portarono via Giovanni, padre di quattro figlie, senza che lui sapesse assolutamente dove fosse diretto e quando avrebbe fatto ritorno.

Venne portato inizialmente al carcere di San Vittore a Milano, caricato su un treno come una mera bestia, ammassato ad altre mille povere persone ignare del loro crudele destino per dieci lunghi giorni.

Fu classificato come deportato politico e rinchiuso a Mauthausen, nel Triangolo Rosso, sotto il numero 63785.

Sulla propria pelle visse e provò gli effetti della crudeltà dell'essere umano: le sevizie, le umiliazioni e l'annullamento della propria persona.

Venne liberato dagli Americani il 5 maggio 1945 ed il 9 luglio rientrò in Italia.

Fu ricoverato presso l'ospedale di Vimercate, chiese alla moglie di fargli avere una fotografia insieme alle figlie, affinché lui le vedesse senza che loro venissero turbate dal suo stato fisico.

Fece appena in tempo a vederla, perché nonostante le premurose cure prestate da molti medici, le sue condizioni di salute erano precarie, quindi la moglie lo volle a casa e morì nel suo letto il 14 luglio 1945, a soli trentatré anni.

A Rosa consegnò il braccialetto che aveva al polso, mentre le figlie conservano ancora con cura la lettera e le due cartoline che lui aveva scritto per loro durante il viaggio verso il campo di concentramento, oltre alle fotografie che sono pervenute loro dai compagni che sono sopravvissuti.

ORNAGO

Giovanni Oggioni


LE PIETRE DI INCIAMPO DI MONZA E DELLA BRIANZA

Comitato Pietre d'Inciampo di Monza e Brianza


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